L’
appropriatezza non si misura dalle medie aritmetiche
(da
www.pillole.org)
Il
giudizio di 'appropriatezza prescrittiva' basato sulla definizione dei case-Mix
individuali può addirittura stravolgere i risultati di un' analisi basata sul
semplice scostamento da valori 'medi' di spesa o di consumo.
La necessità di individuare metodiche semplici ma efficaci per misurare il
grado di complessità assistenziale di bacini di utenza diversi (Case-Mix) è
importante non solo per l' economia sanitaria ma anche per la stessa ricerca
clinica. La coesistenza di pluripatologie nello stesso paziente è in grado
infatti di confondere i risultati dei trials e di limitare la generalizzabilità
delle loro conclusioni ai pazienti più anziani o più malati [ 8,9]. Il Charlson
Comorbidity Index è una metodica semplice e affidabile per misurare la
comorbidità ; il metodo è stato validato in numerose esperienze e i valori che
produce risultano ben correlati con i dati di mortalità, morbilità e consumo di
risorse sanitarie [1]. L' indice viene costruito in base alla presenza o meno
nel singolo paziente di 19 patologie traccianti , ciascuna delle quali
contribuisce allo score con un punteggio che può variare da 1 a 6; la somma dei
punteggi riferibili alle malattie coesistenti in un soggetto viene quindi
ponderata per l' età del paziente. L' intero range del Charlson 'age adjusted
Index' è compreso tra 0 a 43 punti ed i suoi valori hanno dimostrato eccellente
validità predittiva per un gran numero di outcome clinici in ambito oncologico,
geriatrico e internistico [1, 11]. Nonostante l' ampiezza del range , uno score
di Charlson uguale o superiore a 5 è in genere espressione di grave impegno
clinico. Il calcolo del Charlson Comorbidity Index è rapido e semplice e può
essere realizzato con strumenti a disposizione anche 'on line' [1]. E' stato
usato il Charlson Comorbidity Index per misurare la comorbidità entro l' ambito
dei bacini di utenza in carico ai singoli medici di medicina generale. Una
corretta definizione del Case- Mix individuale può consentire una 'definizione
di congruità' del consumo di risorse sicuramente più equa di quanto offerto
dalla cruda definizione dei 'tetti di consumo' [2] dei contratti aziendali. I
sistemi di governo della spesa applicati alla medicina generale prevedono
infatti definizioni del Case-Mix molto approssimative perchè basate
esclusivamente sui dati ricavabili dalle singole ricette ( età' , sesso e
tipologia di esenzione dal ticket sanitario) . Questi sistemi di governo
utilizzano inoltre come solo i valori 'medi' di consumo determinati a livello
di ASL o addirittura a livello di Regione. Non si può infatti accettare che l'
uso indiscriminato di questi strumenti possa penalizzare, con l'imposizione
acritica di 'tetti' predefiniti 'di spesa' o 'di consumo' professionisti
caratterizzati per puro caso da bacini di utenza particolarmente impegnativi
sotto il profilo assistenziale.
Gli obiettivi della ricerca sono quelli di: valutare i Case-Mix di un gruppo di
medici di medicina generale ; quantificare il consumo di risorse sanitarie
indotto dai singoli medici ; correlare il consumo di risorse con i Case-Mix
individuali; proporre un sistema di allocazione di risorse basato sulla
definizione dei case-Mix individuali. Sono stati confrontati i bacini di utenza
in carico a quattro medici appartenenti ad un nucleo di medicina di gruppo
dell' ULSS 20 del Veneto e provvisti di un software professionale comune
(Millewin). E' stata analizzata l' attività professionale relativa al periodo
01 gennaio 2005 - 31 dicembre 2005. Per ciascuna casistica sono stati estratti:
i pazienti affetti da almeno una delle 19 patologie traccianti necessarie al
calcolo dello score di Charlson ; i pazienti afferiti almeno una volta agli
studi professionali nel periodo di riferimento; il valore dell' age-adjusted
Charlson Index' ; i pazienti a cui sono state erogate prestazioni farmaceutiche
nel periodo di riferimento ; i pazienti a cui sono state erogate prestazioni
diagnostiche nel periodo di riferimento ; i costi delle prescrizioni
farmaceutiche ; i costi delle prescrizioni diagnostiche. I dati sono stati
estratti dai database professionali utilizzando query SQL appositamente create
dagli autori. Il modello di analisi proposto dimostra che un giudizio di
'appropriatezza prescrittiva' basato sulla definizione dei case-Mix individuali
può addirittura stravolgere i risultati di una analisi basata sul semplice
scostamento da valori 'medi' di spesa o di consumo.I risultati sono
consultabili nel dettaglio all'indirizzo: http://www.evidenzaqualitametodo.it/files/basta_con_le_medie_abstract(1).pdf
). Questo significa che medici con elevata spesa (farmaceutica o
diagnostica) pro capite rispetto ad una media di un determinato gruppo possono
risultare invece in linea rispetto ad un' allocazione delle risorse ponderata
per case mix.
Alessandro Battaggia, Franco Del Zotti, Alberto Vaona, Carmine Farinaro,,
Saffi-Ettore Giustini: Basta con le medie! La medicina generale e il Case - Mix
dati preliminari di una esperienza pilota nell' ULSS 20 del Veneto - EQM
(Evidenza qualità e metodo in medicina generale)
Commento di Luca Puccetti
Ancora una volta Battaggia e coll. hanno prodotto uno studio di grande importanza
sia culturale, che pratica. Questo studio infatti può rappresentare un valido
mezzo di difesa per i colleghi oggetto di accuse di iperprescrizione, da
qualunque parte provengano. I metodi, tra l'altro usati solo in alcune ASl di
correggere il numero effettivo degli assistiti per il numero degli anziani
mediante pesi per classi di età è un mezzo assolutamente insufficiente ed assai
grezzo per ponderare il carico di lavoro per le esigenze della casistica degli
assistiti. L'assunto che ad una spesa media di una data comunità di medici
corrisponda un carico di lavoro ripartito in modo simile è verosimilmente
destituito di fondamento. Ma oltre a prestarsi ad un importantissimo impiego
pratico, questo lavoro rappresenta una validazione scientifica del vecchio
detto "chi più spende più cura" che i vecchi colleghi solevano
pronunciare allorquando le vecchie mutue avanzavano loro contestazioni in
merito alla spesa o alle parcelle rimesse per prestazioni ambulatoriali o
domiciliari. Con metodi scientifici il gruppo di EQM ha confermato che questa
vecchia massima è in genere vera. Addirittura i compensi del medico di medicina
generale potrebbero essere rapportati a questo sistema di valutazione. E'
infatti indubbio che un medico che debba affrontare una casistica affetta da
comorbidità, lavori molto di più rispetto a colleghi con casistiche con indice
di Charlson basso. Questo lavoro costituisce un sostegno ad una proposta che
avanzo ormai da tempo: che il pagamento sia effettuato, in parte, non solo
sulla quota capitaria, ma anche su un indice come quello usato nella presente
analisi. La quota parte del 60% di questa quota aggiuntiva relativa all'impegno
potrebbe essere anticipata subito ed un 40% rispetto ad una analisi ponderata
sugli esiti "forti" quali eventi, ricoveri, decessi .
BIBLIOGRAFIA
[1] BMC Cancer 2004, 4:94
[2] Mecosan, 5, gennaio-marzo 1993
[3] Mecosan, n° 18 1991
[4] Verona Medica, 4, settembre 1996 pag. 19
[5] Settore Farmaceutico della ULSS 25 del Veneto
Relazione sugli indici generali di spesa e prescrizione farmaceutica dell' ULSS
25 nel biennio 1990-91 materiale inviato a tutti i medici di medicina generale
accanto ai dati di spesa individuale lordi e disaggregati per classi di eta' e
per particolari patologie per il calcolo del budget individuale
[6] SDA Bocconi 23/5/97, convegno: Il Budget in Medicina di Base materiale
didattico, pagg. 153-158'
[7] Bollettino Notiziario dell' Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli
odontoiatri di Vicenza anno XII , 5, agosto'settembre 1996, pag. 24
[8] Laryngoscope. 2002;112:1988–1996. doi:
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[9] Eur J Cancer. 2000;36:453–471.
doi: 10.1016/S0959-8049(99)00319-6
[10] J Chron Dis. 1987;40:373–383. doi: 10.1016/0021-9681(87)90171-8
[11] Ricerca & Pratica .127 - Istituti Mario Megri Anno 22 numero 1
Gennaio- Febbraio 2006
[12] Bataggia A, Vaona A, Giustini SE Audit sul management del paziente
iperteso in un nucleo di medicina di gruppo sulla base delle indicazioni del 7°
report del joint national commitee; QA, gennaio 2006, in press