Dislessia: nuovi studi

Grazie a immagini ad alta precisione del cervello al lavoro, un team di psicologi dell'Health Science Center dell'Università del Texas di Houston ha raccolto nuove prove del legame fra problemi di lettura e anomala elaborazione dei suoni.
In un recente studio, ad alcuni bambini di lingua inglese senza particolari disturbi della lettura è stato chiesto di distinguere fra sillabe il cui suono era simile. Le immagini hanno mostrato che le aree del linguaggio nella parte sinistra del cervello lavoravano molto di più delle corrispondenti aree nella parte destra, la cui funzione è ancora sconosciuta. Ma quando lo stesso compito è stato svolto da bambini che soffrono di dislessia, sono state le aree della parte destra a risultare molto più attive. La ricerca è stata pubblicata sul numero di ottobre della rivista "
Neuropsychology".
I ricercatori hanno studiato le regioni cerebrali sospette isolando le aree responsabili dell'elaborazione del linguaggio parlato da quelle coinvolte in altri aspetti della comunicazione, come la memoria o il significato. Di conseguenza, gli scienziati ritengono che la propria ricerca possa contribuire all'identificazione di un marcatore centrale di questo disturbo, che rende difficile ai pazienti elaborare suoni simili ma differenti in forma sia scritta sia parlata.
Lo studio ha riguardato bambini dagli otto ai dodici anni. Per ottenere le immagini del cervello è stata usata una tecnica non invasiva chiamata magnetoencefalografia (MEG).
www.lescienze.it