Micobatterio Avium associato a morbo di
Crohn?
In
base ad uno studio effetuato in Sardegna, la maggior parte dei pazienti con
morbo di Crohn presentano sottospecie di Mycobacterium avium (MAP) nella mucosa
intestinale.
In Sardegna dato l'elevato numero di armenti e di mandrie la diffusione del MAP
è endemica. In questo studio si è cercato mediante PCR il MAp da estratti di
DNA di mucosa prelevata biopticamente da soggetti che si sottoponevano per
qualsiasi motivo a ileocolonscopia. Venticinque pazienti (83.3%) affeti da
morbo di Crohn e 3 controlli (10.3%) sono risultati positivi per il MAP (p =
0.000001; Odds ratio 43.3). Sottospecie di Mycobacterium avium paratuberculosis
sono cresciute in colture di campioni prelevati a 19 pazienti con Crohn (63.3%)
e a 3 dei controlli (10.3%) (p = 0.00001; Odds ratio 14.9).
Fonte: Am J Gastroenterol 2005; 100: 1529-36 e 1537-8
Commento di Luca Puccetti
Il presente studio, pur se di piccole dimensioni, si aggiunge ad altre
segnalazioni di vari laboratori indipendenti ubicati in Europa e Nord America
che prospettano l'implicazione del MAP come agente causale o concausale del
morbo di Crohn. Se ciò fosse vero, come lo è stato, per l'Helicobacter Pylori
per l'ulcera tra l'irridente incredulità di molti, probabilmente, una terapia
batterica mirata potrebbe risultare utile, ma essa dovrebbe essere protratta
per lungo tempo (fino a due anni) a causa dei lenti ritmi di crescita del
batterio e della grande resistenza del medesimo. Se il MAP è presente
nell'intestino di pazienti con morbo di Crohn, il suo ruolo causale deve ancora
essere dimostrato. Uno studio prospettico dovrebbe avere necessariamente un
lungo follow-up.