Studio PROSPER.

La pravastatina nei soggetti anziani a rischio di malattia vascolare: trial randomizzato controllato.

Sebbene le statine riducano la morbilità e la mortalità per malattia coronarica e cerebrovascolare nei pazienti adulti, la loro efficacia e sicurezza nei pazienti anziani non è ancora completamente accertata. L’intenzione degli autori dello studio è stata quella di testare i benefici del trattamento con pravastatina in una coorte di uomini e donne anziani ad alto rischio per ictus e malattie cardiovascolari. Lo studio ha arruolato 2804 uomini e 3000 donne ( 5804 soggetti)di età compresa tra 70 e 82 anni con storia di malattia cardiovascolare o con fattori di rischio per malattia cardiovascolare e ha assegnato i pazienti in maniera randomizzato al trattamento con 40 mg die di pravastatina o al placebo. Il colesterolo al momento dell’arruolamento nello studio era compreso nel range 4-9 mmol/L. Il follow up è durato 3,2 anni in media gli endpoint dello studio sono stati: morte coronarica, infarto miocardico non fatale , ictus fatale , ictus non fatale:

Risultati: Pravastatina ha ridotto la concentrazione di LDL di circa il 34 % e ha ridotto l’incidenza degli endpoint primari a 408 eventi contro i 473 del gruppo placebo(p= 0.014), anche il rischio di morte coronarica e di infarto non fatale è stato ridotto (p= 0.006) .Il rischio di ictus invece è rimasto immutato , mentre lievemente diminuito è risultato il rischio di T.I.A. Sono stati diagnosticati più cancri nel gruppo trattato con pravastatina rispetto al gruppo placebo. Ciononostante includendo questi dati in una meta-analisi di tutti i trial su pravastatina e statine non vi è evidenza di un aumento del rischio globale. La mortalità per malattia coronarica si è ridotta del 24 % nel gruppo trattato con pravastatina. La pravastina non ha però alcun effetto su funzioni cognitive o su disabilità neurologiche.

Interpretazione: La Pravastatina data per 3 anni riduce il rischio di malattia coronarica nei pazienti anziani, lo studio PROSPER estende ai pazienti anziani le strategie terapeutiche correntemente in uso per i pazienti più giovani.
Lancet. 2002 Nov 23;360(9346):1623-30