Una placca episclerale di Rutenio per la terapia del
melanoma uveale, il tumore maligno intraoculare più frequente nell'età adulta.
È il trattamento applicato per la prima volta nella Regione Lazio a un paziente
affetto dall' importante patologia oculare e perfettamente riuscito, eseguito
alcune settimane fa presso la Clinica oculistica del Policlinico universitario "Agostino
Gemelli" di Roma diretta dal professor Emilio Balestrazzi, uno dei massimi
esperti a livello mondiale nel campo dell'oncologia oculare.
L'intervento è stato possibile grazie alla collaborazione di una equipe multidisciplinare
che ha coinvolto - accanto agli oculisti - le Unità operative di Radioterapia e
di Fisica sanitaria.
Per i malati di tumori intraoculari è così finalmente disponibile a Roma e nel
Lazio il trattamento conservativo più efficace e diffuso nei Paesi occidentali.
La terapia con placche episclerali viene infatti impiegata nei più importanti
centri di oncologia oculare del mondo per il trattamento di tumori intraoculari
benigni e maligni, come il melanoma uveale e il retinoblastoma.
Il melanoma dell'uvea è la neoplasia maligna primitiva intraoculare più frequente,
con una elevata tendenza a metastatizzare ed è la sola patologia intraoculare
primaria che, negli adulti, può essere fatale. Infatti è responsabile del 90%
delle morti dovute a tumore oculare. Mostra una
incidenza annuale di circa 7-8 casi per milione di popolazione di razza bianca,
con una grande differenza in rapporto all'età: tre casi per milione al di sotto
dei 50 anni, 21 casi al di sopra. La sopravvivenza media a tale neoplasia è
pari al 50% a 10 anni dalla diagnosi.