PILLOLE di Medicina Telematica – Settembre 2003

A cura di Daniele Zamperini, Raimondo Farinacci, Marcello Gennari

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Warfarin , un anticoagulante sempre attuale
Il " The New England Journal of Medicine " ha pubblicato in anteprima nella sua edizione online , i risultati di uno studio , che ha coinvolto più di 500 pazienti , sulla prevenzione del tromboembolismo venoso con il Warfarin a basso dosaggio.
Il Warfarin è un anticoagulante che è entrato nell’uso terapeutico agli inizi degli anni 50.
Mentre la sua efficacia come anticoagulante non è stata mai messa in discussione , il suo impiego nella profilassi delle malattie tromboemboliche è stato limitato dalla possibile insorgenza di emorragie , soprattutto nei soggetti anziani, nel corso del trattamento.
Ora grazie allo Studio PREVENT ( Prevention of Recurrent Venous Thromboembolism ) , il Warfarin ha riacquistato interesse.
Lo Studio PREVENT , iniziato nel 1998 avrebbe dovuto terminare nel 2005 , ma nel dicembre 2002 il Data and Safety Monitoring Board ha raccomandato l’interruzione prima del tempo dello studio per gli evidenti benefici prodotti dal Warfarin.
Il Warfarin , utilizzato a bassi dosaggi , ha infatti ridotto del 64% il rischio di recidive di trombosi venosa profonda o di embolia polmonare, presentando nel contempo un’accettabile profilo di sicurezza.
Emorragia maggiore è stata riscontrata in 2 pazienti nel gruppo placebo ed in 5 nel gruppo Warfarin ( p = 0.25 ). Otto pazienti nel gruppo placebo sono morti contro 4 nel gruppo Warfarin ( p = 0.26 ).
Associando il rischio di recidive di trombosi al rischio di emorragie e morte , il Warfarin a basso dosaggio ha ridotto il rischio totale del 48%.
Attualmente la prevenzione della trombosi venosa profonda idiopatica e dell’embolia polmonare consiste nella somministrazione di Eparina o di Eparina a basso peso molecolare , seguita dall’assunzione per 3-6 mesi di Warfarin a dosaggio pieno.
Spesso il trattamento con il Warfarin a dosaggio pieno deve essere sospeso a causa del rischio di emorragie.
Lo Studio PREVENT ha dimostrato invece che l’impiego del Warfarin a basso dosaggio permette di instaurare una profilassi del tromboembolismo venoso , di lunga durata.
The New England Journal of Medicine , Edizione online, 2003