Cambia il vertice della FIMMG!!
Falconi impallinato a Villasimius
Il Segretario
Nazionale Mario Falconi, da anni indiscusso leader del maggior
sindacato dei medici di famiglia, e' stato inaspettatamente
sconfitto nel confronto elettorale con il vicesegretario e
concorrente Giacomo Milillo, con uno scarto di voti piuttosto
rilevante.
A Falconi sono stati rimproverati numerosi errori: dalla gestione
troppo autoritaria e personalistica del sindacato, alla scelta dei
dirigenti in base a criteri personalistici, al maldestro tentativo
di introdursi in politica fondando il cosiddetto "partito dei
medici", esitato in un flop clamoroso alle scorse elezioni
amministrative, alla gestione monopolistica delle societa'
scientifiche e finanziarie collegate.
Anche se non
se ne e' parlato direttamente, e' possibile che il voltafaccia
della base sia stato determinato anche da alcune impopolari
posizioni su questioni economiche, che i medici hanno sentito come
vessatorie:
-l' aumento della quota sindacale per finanziare beni di lusso,
come l' affitto della sede romana che ammonta (a detta di un
iscritto bene informato) a ben 400.000 Euro l' anno!
- L'appoggio incondizionato all' obbligo di pagamento dell'
iscrizione ONAOSI, contro il parere di tutta la base
-L' annunciata intenzione di aumentare i contributi ENPAM
Possono aver pesato, inoltre, le scissioni provocate da una gestione troppo autoritaria all' interno del sindacato: la FIMMG ha perso la sezione di Napoli, la seconda d'Italia, uscita in massa fondando l' UNAMEF, un nuovo sindacato divenuto ormai un pesante concorrente; a Roma si e' verificata una scissione di minore entita' ma di rilevante impatto per la qualita' dei fuoriusciti, che hanno strappato per la prima volta alla FIMMG il controllo di alcuni distretti.
Insomma, una serie di fattori che, non avvertiti da chi si e' posto troppo al vertice sono stati invece ben avvertiti dai consiglieri votanti al Congresso.
Mario Falconi si e' detto amareggiato ma
interessato soprattutto all' unita' del sindacato. Guarda
evidentemente alle nuove elezioni che dovranno tenersi tra meno di
un anno, in cui si ripetera' lo scontro di ieri.
Milillo, persona intelligente e ragionevole, dovra' essere molto
accorto se vorra' mantenere il favore della base votante e dovra'
trovare un valido fiduciario che mantenga il controllo della
situazione a Roma, cosa non facile, trovandosi ad operare a
Torino.
Rimarremo tutti alla finestra, perche'
dalla futura gestione della FIMMG dipendera' gran parte del futuro
della medicina generale italiana.
Ci piace tuttavia sottolineare come le criticita' sollevate dal
nuovo segretario FIMMG siano le stesse da noi gridate invano da
lungo tempo, le stesse che hanno indotto molti medici ad operare
per la crescita di un sindacato alternativo, ormai il secondo in
Italia.