D.: Cosa faccio se un paziente mi
chiede un certificato di malattia predatato in quanto il suo stato morboso e’,
a quanto riferisce, iniziato
precedentemente al momento della visita?
R.: Si puo’ fare, con cautela.
Il certificato deve in ogni caso riportare la
data del giorno stesso in cui la visita viene effettuata. Porre una data
precedente o successiva configura, come ormai ampiamente confermato dalla
giurisprudenza, un falso ideologico che puo’ comportare gravi danni al medico.
Il medico puo’ tuttavia certificare l’inizio di una malattia in data
precedente alla sua visita qualora dalle condizioni del paziente, dalle notizie
cliniche e dalla documentazione in suo possesso, dalla conoscenza dell’iter
comune della malattia, questo rientri nei corretti parametri di una diagnosi
effettuata in scienza e coscienza.
Il medico quindi riferira’ (in un certificato
riportante la data effettiva della visita) che la malattia risulta iniziata il
giorno X. In ogni caso, indicare una data precedente come inizio di una malattia
non costituisce di per sé reato.