D.: Cosa faccio se il paziente mi chiede una
ricetta o una prescrizione senza data per evitare che questa venga a scadere?
R.: Non acconsento. Questo perche’ la
data e’ “elemento essenziale” di una ricetta in quanto attesta il momento
in cui il paziente ha avuto la necessita’ di quella prestazione.
La mancanza di data non e’ nemmeno compresa
tra gli errori “regolarizzabili”, secondo diverse norme (Gazzetta Ufficiale
N.274 Del 23 Novembre 1998- Ministero Della Sanita' Circolare 12 Novembre 1998,
N. 100/359.13/10632) (1).
E’ da tener poi presente che una ricetta senza
data puo’ essere usata in modo fraudolento dal paziente: utilizzando ad
esempio la prescrizione in data successiva al decesso del paziente per ritirare
dei farmaci utili a qualche altro componente della famiglia con conseguenze
gravissime per il medico; oppure la prescrizione puo’ essere postdatata dal
paziente per simulare la presenza di un’affezione in epoca diversa da quella
reale, per ottenere rimborsi da una assicurazione o giustificare un' assenza dal
lavoro. In ogni caso la mancanza di data, se fraudolenta, puo’ configurare
addirittura il reato di falso ideologico (falso per omissione).