Clortalidone efficace e sicuro nei diabetici
Nello studio SHEP (Systolic Hypertension in
the Elderly Program) si dimostrò che il trattamento dell'ipertensione
sistolica isolata nell'anziano è utile a ridurre le complicanze
dell'ipertensione. Viene ora pubblicata una ulteriore analisi del trial, con
follow-up a 14,3 anni, nella quale è stata valutata la mortalità sia nel
gruppo trattato con clortalidone che nel gruppo trattato con placebo in
relazione alla presenza o allo sviluppo di diabete. La mortalità globale era
del 19,0% nel gruppo clortalidone e del 21,7% nel gruppo placebo. Tra i
pazienti diabetici randomizzati a clortalidone la mortalità totale era del
20% più bassa che nel gruppo dei diabetici randomizzati a placebo. Inoltre il
diabete comparso durante la terapia diuretica era lieve e generalmente non
associato ad un aumento della mortalità.
Fonte: Am J Cardiol 2005;95:29-35.
Commento di Renato Rossi
Le ultime linee guida americane (JNC 7) consigliano, come farmaci di prima
scelta nell'ipertensione non complicata, i diuretici tiazidici, eventualmente
associati alle altre classi di antipertensivi. Tuttavia vari studi, in
particolare lo studio ALLHAT, hanno evidenziato che i pazienti trattati con
diuretici hanno un aumento del rischio di insorgenza di diabete. In realtà
questo non si traduce poi in outcomes peggiori per cui si può ipotizzare che
si tratti solo di un effetto "cosmetico" dei tiazidici. Qualcuno però
ha fatto notare che gli studi hanno un follow-up troppo breve per evidenziare
complicanze legate a questi casi di diabete di nuova insorgenza. Altri
richiamano ad un certa attenzione nella prescrizione di tiazidici ai
diabetici.
I risultati a lungo termine dello studio SHEP sono tranquillizzanti sotto
tutti questi aspetti perchè il clortalidone si è dimostrato efficace anche
nei diabetici. Inoltre i casi di diabete insorti durante la terapia con il
diuretico sembrano di scarsa importanza clinica non essendo gravati da un
aumento di mortalità.