Ancora confusione sull' applicazione dell' IVA per i medici-legali
I Medici Legali (ma anche i medici che effettuano saltuariamente prestazioni di tipo medico-legale, quali certificazioni pensionistiche o simili) si trovano in grave difficolta' in quanto non sono state ancora emanate disposizioni chiare dalle Autori' italiane.
Riportiamo appresso due pronunce contrastanti sullo stesso tema, nella speranza di un prossimo chiarimento.
1) >>>>>>>>>>>
Ministero della Salute
Ufficio Legislativo
Ufficio Rapporti Parlamento
Camera dei Deputati
XII Commissione "Affari Sociali"
seduta del 22 aprile 2004
ore 14.00
Svolgimento dell'interrogazione a risposta immediata n. 5-03124 On.le Cesare ERCOLE ed
altri.
Con l'atto parlamentare in oggetto, gli On.li interroganti chiedono al Ministro della
Salute di sapere "quali orientamenti.......intenda adottare in relazione al regime
IVA delle prestazioni sanitarie di medicina legale
alla luce delle recenti pronunce della Corte di Giustizia europea".
In via preliminare, si evidenzia come la problematica in questione prima della
pubblicazione delle pronunce giurisprudenziali citate nell'interrogazione, non aveva
acquistato un rilievo sostanziale, dal momento che la normativa europea, cui si è
uniformata quella nazionale, non lasciava dubbi in merito al regime fiscale cui fossero
sottoponibili le prestazioni sanitarie in questione.
Al momento attuale, non risultano essere state assunte iniziative per modificare
il regime IVA relativo alle prestazioni medico-legali, che ad oggi, come previsto dal DPCM
29 novembre 2001, hanno natura medica.
In considerazione dei risvolti socio economici che un'evoluzione legislativa nel senso
auspicato dalla Corte di giustizia potrebbe comportare, il Ministero della Salute auspica
che in sede di un'apposita, costituenda Commissione ministeriale, la questione possa
essere esaminata sotto i necessari profili, giuridici, economici, sociali e tributari
anche con il coinvolgimento del Ministero competente.
2) >>>>>>>>>>>>>>>
IVA sulle prestazioni sanitarie: la posizione dellAgenzia delle Entrate
In attesa che il Ministero dellEconomia emani una circolare di chiarimento in
ordine allapplicazione dellIVA sui compensi per prestazioni sanitarie, la
Direzione centrale dellAgenzia delle Entrate ha reso pubblica una nota dell11
giugno scorso con la quale, rispondendo ad uno specifico quesito, afferma che le sentenze
della Corte di Giustizia europea del 20 novembre 2003, in quanto intepretazione autentica
del diritto comunitario, hanno la stessa immediata efficacia nel nostro ordinamento delle
disposizioni oggetto di interpretazione. Ne consegue che laffermazione della
Corte europea, secondo la quale le prestazioni mediche non connotate dalla finalità di
tutelare, mantenere o ristabilire la salute della persona, devono essere soggette ad IVA,
deve ritenersi immediatamente operativa anche in Italia. Tuttavia lAgenzia
delle Entrate ricorda che qualora il medico abbia seguito le indicazioni ministeriali che
prevedevano il regime di esenzione, per il principio di tutela del legittimo affidamento, è
esclusa nei suoi confronti lapplicazione di sanzioni.
( Agenzia delle Entrate dell11/06/2004 riportato da Notiziario di FIRENZE
MEDICA-SIMeF n.417)