Criteri per la diagnosi clinica di scompenso cardiaco
Questo studio si proponeva di
valutare quali sono i segni clinici, le indagini strumentali e gli esami di
laboratorio più utili per diagnosticare o escludere uno scompenso cardiaco
nel paziente con dispnea acuta.
A tal fine è stata effettuata
una ricerca in Medline e su vari testi di semeiotica. E' stato possibile
selezionare 22 studi che hanno affrontato il problema di come si possa
diagnosticare lo scompenso in questi pazienti.
Di seguito i criteri che, se
presenti, aumentano la probabilità di scompenso cardiaco:
1) storia precedente di scompenso
cardiaco
2) anamnesi suggestivi di dispnea
parossisitica notturna
3) presenza di terzo tono
all'auscultazione cardiaca
4) congestione venosa alla
radiografia del torace
5) fibrillazione atriale all'
elettrocardiogramma
Invece i migliori criteri che
permettono di escludere uno scompenso cardiaco sono:
1) storia negativa per precedenti
episodi di scompenso
2) anamnesi negativa per dispnea
da sforzo
3) assenza di rantoli basali
all'auscultazione polmonare
4) assenza di cardiomegalia alla
radiografia del torace
5) assenza di qualsiasi anomalia
all'elettrocardiogramma
6) peptide natriuretico di tipo B
(BNP) <
100 pg/mL
Quest'ultimo criterio è quello
più utile ad escludere lo scompenso come causa di dispnea.
Ref: JAMA. 2005 Oct 19;
294:1944-1956.
Commento di Renato Rossi
I dati derivanti da questo studio
dicono poco di nuovo, non
di meno sono interessanti perchè da una parte confermano l'importanza della
raccolta attenta dell'anamnesi e dell'esame obiettivo, dall'altra richiamano
l'attenzione su alcuni criteri che, se assenti, permettono di escludere lo
scompenso cardiaco come causa di dispnea.
Bastano poche e mirate indagini
per orientarsi: elettrocardiogramma, radiografia del torace, dosaggio del BNP.
E’
possibile effettuare una diagnosi preliminare altamente probabile con semplici
criteri clinici, eventualmente integrando con esami strumentali di primo
livello. In caso di dubbio un BNP inferiore a 100 pg/mL ha
un forte valore diagnostico di esclusione.