Effetti tossici del fruttosio
Nel 1957 e stata scoperta lintolleranza ereditaria al
fruttosio legata a un difetto enzimatico.
Alla fine degli anni 60 invece sono stati rilevati alcuni effetti negativi derivati
dalla somministrazione parenterale di fruttosio ad alte dosi in soggetti sani. E
stato rilevato in questi casi iperuricemia e acidosi lattica. A questo scopo sono stati
effettuati numerosi studi che hanno evidenziato le peculiari caratteristiche del
fruttosio. Il fruttosio somministrato endovena per luomo, scompare dal circolo con
velocita doppia rispetto a quella del glucosio. Questo e dovuto alla
rapidita del trasporto del fruttosio e alla piu alta attivita della
fruttochinasi rispetto alla fosforilazione del glucosio da parte della esochinasi e della
glucochinasi. Conseguenza a cio, in seguito a un carico di fruttosio per via
parenterale, si osserva un accumulo di fruttosio-1-P nel fegato; questo accumulo produce a
sua volta metaboliti che possono spiegare gli effetti tossici. Diversi studi avevano
infatti evidenziato un effetto iperuricemico del fruttosio, senza poterne spiegare i
motivi. Recentemente e stato evidenziato come questo effetto sia determinato dalla
degradazione del pool del nucleotide adenilico conseguente a una drastica riduzione di ATP
utilizzata nella reazione fruttochinasica. Liperuricemia indotta da fruttosio non
dovrebbe essere quindi considerata come fenomeno fine a se stesso, ma rappresenta la
conseguenza di una perdita di fosfati ad alta energia. Il consumo di ATP si accompagna a
una perdita selettiva di Mg dal fegato e dal rene, provocando una serie di danni nei
tessuti che metabolizzano il fruttosio e dimostrati soprattutto nel fegato di animali da
esperimento: inibizione da sintesi di proteine, dellRNA, disaggregazione dei
ribosomi, interferenza con la formazione della AMP ciclico. Dati ottenuti in animali
indicano che, sebbene linfusione di fosfato prevenga ampiamente la degradazione dei
nucleotidi adenilici indotta da fruttosio nella corteccia renale, la stessa ha un effetto
molto minore nel fegato forse a causa del suo limitato ingresso in questo tessuto.
Il secondo effetto collaterale e quello dellaumento del lattato. Mentre
linfusione di glucosio normalmente non aumenta piu di due volte la
concentrazione di acido lattico nel sangue, linfusione di fruttosio in pazienti e
volontari sani, ha mostrato un aumento di concentrazione del lattato da 2 a 5 volte.
Cio puo essere spiegato da una piu rapida utilizzazione del fruttosio
rispetto al glucosio nel fegato. Inoltre si osserva un ruolo importante di altri due
fattori: 1) il metabolismo del fruttosio bypassa lenzima fosfofruttochinasi che
catalizza la regolazione della glicolisi. 2) Viene stimolata la piruvatochinasi da parte
del fruttosio -1-fosfato.
E probabile che esistano differenze genetiche nel metabolismo del fruttosio come
dimostrerebbe losservazione di una distribuzione bimodale dellaumento del
lattato dopo infusione del fruttosio.
Laumento della concentrazione di acido lattico indotto da fruttosio puo
provocare acidosi metabolica nei soggetti adulti e nei bambini. Acidosi metabolica e
stata individuata anche in feti di madri che hanno ricevuto fruttosio per via endovenosa
durante il travaglio.
Queste situazioni possono essere addirittura letali in caso di insufficienza epatica.
La somministrazione di fruttosio verrebbe a essere quindi controindicata in modo assoluto
in caso di anossia, epatopatie gravi, diabete mellito, errori congeniti nel metabolismo
del fruttosio, lattato ammoniaca e nella glicogenesi di tipo 1.
("Medico e metabolismo" anno 5 n. 2 - 2001)