Serve davvero l'esame del fondo oculare negli ipertesi?
Per determinare l’ utilita’ di questa indagine ormai routinaria, e’ stata effettuata una revisione sistematica degli studi disponibili su Medline, Embase e Cochrane Library, con risultati abbastanza deludenti.
La valutazione dei cambiamenti microvasali della retina è risultata molto osservatore-dipendente e quindi soggettiva e variabile. L'associazione tra retinopatia ipertensiva e pressione arteriosa ha un valore predittivo sia negativo che positivo molto basso, e l'associazione tra patologie retiniche e rischio cardiovascolare appare inconsistente, eccettuata quella per retinopatia e stroke. Vi è da notare che un aumento del rischio di stroke è presente anche nei soggetti normotesi con retinopatia. Gli autori concludono che mancano evidenze che l'esame routinario del F.O. negli ipertesi offra un effettivo vantaggio.
BMJ 2005 Jul 9; 331:73
Commento di Renato Rossi
Le linee guida prevedono, tra gli esami di routine per i pazienti ipertesi, anche il F.O. sia per la diagnosi precoce di retinopatia ipertesiva sia perchè si ritiene che questo contribuisca a meglio stratificare il rischio cardiovascolare. Questa revisione dei dati di letteratura getta dubbi sulla reale utilità dell'esame, a meno che non si sospetti un' emergenza ipertensiva.
Tuttavia vi sono altri aspetti da prendere in considerazione. Infatti il F.O. puo’ essere utile, almeno nella valutazione iniziale, per uno screening della retinopatia, per un adeguato follow-up delle forme iniziali ed un eventuale trattamento laser di lesioni ancora non avanzate