Se L' Helicobacter non si eradica, puo' essere colpa del tabacco
L'abitudine
tabagica rende difficile l'eradicazione dell'Helicobacter Pylori.
Gli
autori di questo studio si sono ripromessi di dimostrare che l'eradicazione
dell'Helicobacter Pylori è più difficile nei pazienti fumatori.
Hanno quindi
compiuto una ricerca su PUB MED selezionando studi pubblicati fino all'agosto
2005. Sono stati scelti solo studi in lingua inglese in cui la terapia di
eradicazione prevedeva 3 o più farmaci. Dei 59 studi ritrovati 22 rispondevano
ai criteri di inclusione (per un totale di 5.538 pazienti) e sono stati
sottoposti a meta-analisi. Lo stato di fumatore comportava un rischio doppio di
fallimento dell'eradicazione rispetto a chi non fuma.
In valori
assoluti la percentuale di eradicazione scendeva dall'84,9% nei non fumatori al
76,5% dei fumatori.
Tuttavia gli
autori hanno trovato una grande variabilità dovuta alla presenza di studi in
cui l'eradicazione riguardava prevalentemente soggetti con o senza dispepsia non
ulcerosa: il fumo rendeva più difficile l'eradicazione soprattutto negli studi
in cui vi era una elevata percentuale di soggetti affetti da dispepsia non
ulcerosa. La meta-analisi non ha invece trovato differenze per quanto riguarda
il numero di sigarette fumate.
Fonte:
Suzuki T, et
al. Smoking increases the treatment failure for Helicobacter pylori eradication.
Am J Med 2006;119: 217-24.
Commento di
Renato Rossi
In una
percentuale variabile da un paziente ogni 5 ad uno ogni 10 trattati, a seconda
degli studi, l'eradicazione dell'Helicobacter Pylori non riesce. Il fumo può
contribuire al fallimento della terapia? Anche se non si può escludere un bias
di pubblicazione in quanto non sono stati presi in considerazione studi in
lingue diverse dall'inglese e studi non pubblicati, secondo questa meta-analisi
la risposta alla domanda è positiva.
Il
meccanismo con cui il tabagismo impedisce l'eradicazione non è noto. Il fumo
aumenta l'acidità gastrica e questo potrebbe rendere meno efficace il
trattamento, oppure potrebbe alterare o interferire nel metabolismo degli
antibiotici o nel loro meccanismo d'azione. Un'altra possibilità è che i
fumatori siano di per sè meno aderenti alle prescrizioni mediche dei non
fumatori, il che porterebbe ad una diminuzione della compliance.
In ogni
caso, quale che sia il motivo, sarà utile che il medico interroghi il paziente
circa la sua abitudine al fumo, prima di prescrivere la terapia eradicante, e lo
avverta che se non smette di fumare le probabilità di fallimento aumentano.
Circa un fumatore su quattro non risponde al trattamento, un motivo in più per
cercare di abbandonare questo dannoso stile di vita.