La comparsa di anticorpi anti HCV in pazienti con infezione da HCV avviene
più spesso dopo 36 giorni dal momento in cui l'infezione viene contratta,
ma in alcuni casi può tardare anche più di un anno.
Per valutare il profilo clinico , laboratoristico, virologico e
anticorpale della infezione da HCV sono stati considerati 179 pazienti che
facevano uso di sostanze per vie endovenosa e negativi per la presenza di
anticorpi anti-HCV. Tra questi 62 (34%) pazienti hanno presentato una
sieroconversione per HCV e 20 dei sieroconvertiti sono stati accuratamente
seguiti e monitorati, sia prima che dopo la sieroconversione, con
controlli seriati mensili. Il primo segno dell' infezione virale è stato
l' HCV RNA nel siero, che ha preceduto il raddoppio dei valori dielle
transaminasi e della bilirubina verificatosi rispettivamente nel 45% e 77%
dei pazienti. Nessun paziente ha sviluppato ittero. Il lasso temporale
mediano tra la rilevazione della viremia e la sieroconversione ad anti-HCV
è stato di 36 giorni (range: 32-46), ma in un caso si è protrattio per
434 giorni. Nei soggetti con persistenza del virus, un livello stabile di
HCV RNA è stato osservato, in alcuni pazienti, entro i 60 giorni
successivi al rilevamento della viremia, ma, in altri casi, non è stato
possibile rilevarlo prima di un anno. Nei soggetti con clearance virale
persistente a lungo termine l'HCV è divenuto persistentemente non
rilevabile da 94 a 620 dopo l'iniziale viremia.
Fonte: Clinical Infectious Diseases 2005;40:951-958
Commento di Luca Puccetti
I risultati di questo studio indicano che la fase finestra nell'infezione
da HCV può essere molto lunga e questo rende problematico lo screening
dei donatori di sangue per HCV in base alla sola ricerca degli anticorpi.