Le donne mancine presentano un rischio doppio di cancro al seno in epoca
premenopausale rispetto alle destrimani.
Ricercatori dell'Università di Utrecht, in Olanda, sono arrivati a questa
ipotesi studiando oltre 12.000 donne in buona salute nate tra il 1932 ed il 1941
e rilevando l'incidenza di tumori del seno tra di loro. Le donne sono state
reclutate tra il 1982 e il 1985 nell'ambito di un programma di screenung del
cancro della mammella (tasso di partecipazione 40%). Il follow-up di tutte le
donne sarebbe stato troppo oneroso e così sono state scelte a random 1500 donne
di cui si è accertata la sopravvivenza o meno rispetto all'anno 2000. Il
campione studiato comprendeva 165 mancine (11,6%) che non differivano rispetto
alle destre per i vari fattori confondenti noti, fatta eccezione per la
nulliparità sensibilmente più elevata nelle mancine (21,8% vs 10, 9%). Il
rischio non aggiustato totale di cancro al seno nelle mancine è risultato pari
a 1, 39 (95% IC= 1,09-1,81) tuttavia se si apportava la correzione per i vari
fattori confondenti, tra cui la parità il dato sfiorava la significatività
senza raggiungerla: 1,32 95% IC: 0,99-1,76). Se si consideravano i cancri
insorti in epoca premenopausale le mancine presentavano un rischio molto più
elevato rispetto alle destrimani che rimaneva altamente significativo anche dopo
la correzione per i noti confounding factors (status economico e sociale, fumo,
indice di massa corporea, storia di cancro al seno in famiglia, numero di
gravidanze, parità etc.). Questo dato, appare davvero clamoroso, nella sua
diretta semplicità. Gli Autori ipotizzano che tale differenza potrebbe essere
dovuta ad una maggiore esposizione ad alti livelli di ormoni sessuali prima
della nascita, che favorirebbe sia l'essere mancini, sia l'aumento del rischio
di cancro al seno.
fonte BMJ on line 26/09/05
doi:10.1136/bmj.38572.440359.AE