Nuova crociata contro i medici "iperprescrittori": denunciati oltre 500 medici lombardi
Basta, essere il capro espiatorio dei deficit della sanita'!!
E' iniziata con grande clamore l' ennesima crociata contro i
medici di famiglia "iperprescrittori", quei medici,
cioe', che hanno prescritto farmaci per una somma superiore alla
media della Regione.
Ci vengono in mente episodi analoghi del passato, con denunce di un
gran numero di medici, accusati di ogni nefandezza prescrittiva,
concluse poi con la condanna di qualche singolo furbastro. La
classica montagna che partorisce il topolino. Ma per gli altri,
quelli innocenti e sottoposti alla gogna mediatica, come si potra'
riparare il danno, economico e morale, inferto dallo stesso Stato
che essi servivano?
L' aspetto piu' grave consiste nel fatto che i dati di base delle
denunce sono stati sottoposti ad una verifica esclusivamente
statistica, anche se operata con strumenti perfezionati; poi, a
seguito dei risultati di tale elaborazione, la valutazione di
merito dei vari casi non e' stata sottoposta alla decisione di
organismi professionali ed aziendali, ma direttamente alla Corte
dei Conti, che sull' appropriatezza delle prescrizioni mediche
certamente non ha titolo ne' esperienza.
Concordiamo, ovviamente, sul fatto che i disonesti vadano
sanzionati. Non e' possibile pero' tacciare di disonesta' intere folle sulla base di
generici elementi matematici o per asserite "inappropriatezze" tutte da verificare.
La denuncia "all' ingrosso", quindi, appare francamente
strumentale, tesa piuttosto ad intimidire i prescrittori.
Se questa intimidazione funzionera', il livello dell' assistenza
ai cittadini scendera' certamente, perche' si vedranno negare,
per timore, anche prescrizioni necessarie. Se si considera poi che
l' eventuale diminuzione delle prescrizioni (cosi' ottenuta) abbassera' ulteriormente la media
di riferimento, si capisce come si tratti di un meccanismo
perverso tendente a comprimere indefinitamente la spesa sanitaria,
a tutto danno dei cittadini.
E' necessaria una risposta
"forte", che pur rinunciando alla difesa dei singoli disonesti, possa ridare
dignita' e tranquillita' a chi opera in scienza e coscienza.
Sull' argomento:
Lettera aperta congiunta
dei maggiori sindacati medici (Federazione Medici, FIMMG,
SUMAI) all' Assessore;
L' analisi di
Maurizio Bruni, Segretario Regionale UNAMEF Lombardia
(aderente a Fed. Medici)
DZ (13/3/2006)