Nelle polmoniti acquisite in comunità i
beta-lattamici dovrebbero essere gli antibiotici di scelta
Una meta-analisi si è proposta di valutare quale
dovrebbe essere la terapia di scelta nelle polmoniti non gravi acquisite in
comunità (CAP), in particolare esaminando tutti gli RCT in cui venivano
paragonati i beta-lattamici con antibiotici attivi contro i microrganismi
atipici. La ricerca ha permesso di reperire 18 RCT per un totale di 6749
pazienti. Non si è trovato che l'uso di antibiotci attivi contro gli atipici
porti ad un qualche vantaggio rispetto ai beta-lattamici. Solo per il
sottogruppo di pazienti affetti da Legionella gli antibiotici attivi contro
gli atipici mostravano una maggior efficacia, che invece non è riusciti a
trovare per le polmoniti da Mycoplasma e da Clamidia.
Fonte:
Mills GD et al. Effectiveness of lactam antibiotics compared with
antibiotics active against atypical pathogens in non-severe community acquired
pneumonia: meta-analysis. BMJ 2005 Feb 26; 330:456
Commento di Renato Rossi
Le varie linee guida forniscono raccomandazioni variabili circa il trattamento
empirico delle polmoniti acquisite in comunità. Nelle forme in cui si
sospetti una etiologia da germi atipici si consiglia generalmente l'uso di
antibiotici attivi in tal senso. In realtà non ci sono dati derivanti da
trials clinici che dimostrino che l'uso di antibiotici attivi contro gli
atipici migliorino gli outcomes nei pazienti con CAP. Dai dati di questa
meta-analisi risulta che i beta-lattamici (nella meta-analisi erano usati
soprattutto amoxicillina e amoxi/clavulanico) non sono inferiori agli
antibiotici attivi contro gli atipici (per esempio macroloidi e alcuni
chinolonici) nel caso di CAP da Mycoplasma o da Clamidia. Questi ultimi
farmaci risultano più efficaci nel caso di polmonite da Legionella che però
è abbastanza infrequente.
Si può concludere quindi che i beta-lattamici rimangono gli antibiotici di
scelta nelle polmoniti non severe acquisite in comunità mentre si può
prevedere l'uso di farmaci attivi contro gli atipi in seconda battuta nel caso
di non risposta in 24-48 ore.