PREMIO SCANNO 2006

 Il premio Scanno, prestigiosa manifestazione che premia annualmente personaggi che piu’ si sono distinti nei vari settori della cultura e delle attivita’, quest’anno premia, per il settore medicina, la dottoressa Chiara Castellani, medico italiano del tutto particolare.

Laureata nel 1981 presso l’Universita’ Cattolica di Roma e specializzata in ostetricia e ginecologia, anziche’ scegliere di operare in un comodo ambulatorio italiano, partiva nel 1983, all’eta’ di soli 26 anni, per il Nicaragua ove prestava la sua opera di medico chirurgo, incurante delle divisioni politiche e ideologiche, a fronte dei sanguinosi scontri tra Contras e Sandinisti e prestando la sua opera ideologica e materiale per la pace e per la ricostruzione del paese.

Dopo il Nicaragua si recava poi, nel ’90, in Africa dove dirigeva un Ospedale abbandonato dai belgi a Kimbau nello Zaire per conto della Associazione Italiana Amici di Raul Follerau (AIFO).

Operando nelle condizioni disastrose di quel paese, privo di acqua e di energia elettrica, privo di rifornimenti di medicinali e di strumentazione chirurgica, unico medico per tutta la popolazione locale di circa 100mila abitanti, lottava per il diritto della salute di 400 ammalati ricoverati nel suo Ospedale. Allo scoppio della guerra tra Mobuto e Kabila, e in seguito ai massacri che ne conseguivano, denunciava al mondo le violenze, l’ epidemia di Ebola, il diffondersi dell’AIDS e della TBC.

Nel 1992 e’ stata in missione nel Mali per un progetto di sviluppo sanitario nella regione dei Tuareg, riportava l’amputazione del braccio destro in seguito ad un ribaltamento dell’ambulanza in occasione della sua missione nel Congo. Malgrado la sua menomazione fisica continuava instancabile la sua opera; nel 2002 assumeva lo status di “missionaria laica” pronunciando i voti di poverta’ e di obbedienza al Vescovo di Keng.

 E’ stata insignita nel 2005 della onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Azelio Ciampi per il suo impegno sociale.

Una figura non notissima al grande pubblico ma certamente di alto spessore umano e professionale.