I DPCM sono fonti secondarie che non possono limitare la libertà personale. Non essendo atti di legge chi scrive il falso nell’ nell'autocertificazione non commette reato. (Gip del tribunale di Reggio Emilia n. 54/2021).
I DPCM, essendo fonti regolamentari di secondo grado, non possono limitare la libertà per cui il giudice deve disapplicare l'atto illegittimo