Uno studio osservazionale inglese suggerisce che, nei diabetici tipo 2, l'uso delle gliptine e dei glitazoni è associato ad una riduzione della mortalità totale, dello scompenso cardiaco e delle complicanze cardiovascolari.

Uno studio randomizzato suggerisce che l'ossigenoterapia non migliora importanti endpoint clinici nei pazienti con BPCO stabile e ipossiemia moderata.

Una revisione sistematica di 55 studi randomizzati e controllati conferma che gli alfabloccanti sono un trattamento efficace per favorire l'espulsione dei calcoli ureterali, soprattutti quelli di maggiori dimensioni.

Uno studio ha evidenziato che l''ormone tiroideo in donne incinte con ipotiroidismo subclinico ha dimostrato benefici solo per valori di TSH compresi tra 4.1 e 10 mIU/l. 

Una metanalisi di 5 RCT suggerisce che la trombectomia endovascolare è efficace nei casi di ictus ischemico da ostruzione di un grosso vaso, indipendentemente dalle caratteristiche del paziente.

Uno studio osservazionale italiano suggerisce che l'embolia polmonare potrebbe essere una causa di sincope più frequente di quanto si ritenga comunemente, almeno in alcune tipologie particolari di pazienti.

Uno studio effettuato su tre database danesi suggerisce che i nuovi anticoagulanti orali sono alternative valide al warfarin.

 L'uso di algoritmi per predire il rischio fratturavo permette al medico di decidere quando è opportuno intraprendere una terapia farmacologica per la prevenzione delle fratture osteoporotiche, ma non sempre le raccomandazioni delle varie linee guida coincidono.