Le statine possono ridurre
il rischio di cancro mammario?
Al meeting annuale
dell'American Society of Clinical Oncology, tenutosi ad Orlando, è stato
presentato uno studio osservazionale retrospettivo caso-controllo che
suggerisce che l'uso delle statine è associato ad un riduzione del rischio di
cancro mammario.
Nello studio sono state paragonate 556 donne con anamnesi positiva per
neoplasia mammaria (casi) e 39.865 donne senza neoplasia (controlli). L'età
media era di 58 anni e le statine venivano usate dall'11.8% delle partecipanti.
Dallo studio emerge che l'uso di statine è associato ad una riduzione del
rischio di ammalarsi di cancro della mammella del 51% (OR 0.49; P < 0.0001).
Dai dati esaminati emerge anche che l'età, il fumo, l'uso di alcol e il diabete
sono tutti fattori associati ad un aumento del rischio.
Al meeting sono stati presentati altri studi osservazionali che lasciano
supporre che le statine possano ridurre il rischio di cancro del polmone, della
prostata e del colon-retto di circa il 50%.
Fonte:
ASCO , Meeting annuale 15 maggio 2005. Abstracts n. 514, 1004, 3530.
Commento di Renato Rossi
Dopo la presentazione di questi studi si può essere tentati di dire che
finalmente è stata trovata la pillola magica che agisce contro i tumori.
Dovremmo quindi usare le statine come chemioterapia preventiva? Prima di
lasciarsi prendere dal troppo entusiasmo sarà utile ricordare che si tratta di
studi osservazionali e, come è stato ripetuto più volte, non è possibile
eliminare e tener conto di tutti i fattori di confondimento che possono portare
a bias statistici.
Inoltre nello studio citato (per ammissione degli stessi autori) non sono stati
considerati fattori che sono noti per essere associati ad un aumento del
rischio di cancro mammario come la familiarità e l'uso di terapia ormonale
sostitutiva.
Però l'ipotesi che le statine possano avere un ruolo preventivo in campo
oncologico potrebbe avere una sua consistenza (azione antiproliferativa?
antinfiammatoria?) e questi studi dovrebbero servire come stimolo per RCT
disegnati ad hoc.
C'è stata per qualche tempo la preoccupazione che le statine potessero
aumentare il rischio di neoplasie ma i dati derivanti dagli studi di intervento
erano contrastanti. Una meta-analisi degli RCT nel 2002 non aveva comunque
dimostrato nessun aumento del rischio globale di tumore nei soggetti trattati
con statine [1].
I risultati degli studi osservazionali in questo senso appaiono
tranquillizzanti.
1. Lancet 2002 Nov 23; 360:
1623-1630