Trattamento della tosse cronica associata a reflusso gastro-esofageo

Gli autori di questa revisione sistematica hanno passato in rassegna varie fonti (Cochrane, Medline, Embase, ecc.) alla ricerca di RCT in cui sia stata valutata l'efficacia della terapia del reflusso gastro-esofageo in soggetti con tosse cronica senza sottostante malattia polmonare.
La ricerca ha permesso di ritrovare 11 studi; di 5 di essi, in cui inibitori di pompa protonica (PPI) venivano paragonati con placebo, è stata fatta una meta-analisi.
La revisione conclude che il trattamento della tosse cronica associata a reflusso gastro-esofageo con PPI può essere utile in alcuni soggetti ma l'entità del beneficio è probabilmente minore di quanto generalmente si creda e di quanto lascino intendere le linee guida.

Ref:
Chang AB et al. Systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials of gastro-oesophageal reflux interventions for chronic cough associated with gastro-oesophageal reflux . BMJ 2006 Jan 7; 332.11-17.


Commento di Renato Rossi
I pazienti affetti da tosse cronica spesso costituiscono una sfida per il medico. Se una radiografia del torace esclude cause polmonari (e se il paziente non assume aceinibitori) bisogna pensare essenzialmente a tre possibili cause: il post-nasal drip, l'asma o il reflusso gastro-esofageo. In effetti il reflusso gastro-esofageo è spesso associato a tosse cronica perchè causa irritazione e infiammazione della laringe e della trachea e stimolazione vagale. Le linee guida raccomandano in questi casi un trattamento empirico con un PPI, che potrebbe essere visto anche come criterio ex-juvantibus. Tuttavia l'esperienza comune è che spesso occorrano molti mesi per vedere un miglioramento del sintomo, quando la terapia funziona. 
La revisione sistematica del BMJ conferma questa impressione: in media si ottiene un beneficio solo nel 20% dei pazienti e comunque l'entità del miglioramento non è eclatante. Una ulteriore complicazione è costituita dal fatto che il reflusso gastro-esofageo talora può causare anche una vera e propria asma, per cui può valere la pena di associare al PPI una terapia inalatoria con betastimolanti e steroidi.