Trattamento "abusivo" dei dati
personali
Sono
in
linea con le disposizioni sulla privacy la comunicazione di dati personali
"pubblici" seppure al fine di procurare un danno
La
comunicazione e la diffusione di dati da parte di privati è ammessa se tali
dati provengono da pubblici registri o elenchi, sia pure in mancanza del
consenso da parte dell'interessato.
Non integra il reato di illecito trattamento di dati personali
la condotta di colui che al fine di procurare un danno e senza il
consenso della persona interessata ha reiteratamente comunicato ad un provider
dati quali le generalità, l'indirizzo di posta elettronica, i recapiti
telefonici e il numero di codice fiscale di un soggetto, aprendo a suo
nome un dominio internet e due indirizzi di posta elettronica ed
iscrivendolo ad un sito di messaggeria erotica, in quanto detti dati
provenienti da pubblici registri o elenchi non sono stati esposti alla
pubblica consultazione, ma solo consegnati ad un imprenditore privato
fornitore del servizio richiesto.
Cass. Pen. Sentenza 15/02/2005, n. 5728 (www.ipsoa.it)