Influenza
aviaria: chiariamoci le idee
Di Giovanni Peliti (Roma)
Al momento
attuale (nessuno puo' prevedere gli sviluppi futuri) la situazione e'
cosi' schematizzabile:
- Oggi in Italia:
non vi sono casi di influenza aviaria né tra i volatili né
tra gli umani.
- In tutto il mondo:
sono stati registrati 120 casi di influenza aviaria nel sud est
asiatico di cui 60 mortali tra allevatori o manipolatori di galline e
che avevano subito il contagio per contatto diretto con le deiezioni
degli animali infetti.
- Caratteristiche
del virus: è sensibile al caldo ( è distrutto a 70°), resistente al freddo
( può persistere attivo nella carne surgelata), è trasmissibile da
volatile a uomo, non è trasmissibile da uomo a uomo
- Perché
temerlo: in Alaska
sono stai ritrovati dei corpi di marinai morti per la spagnola
conservati nel permafrost ; le indagini virologiche effettuate sui
corpi hanno permesso di ricostruire le caratteristiche genetiche del
virus che risultava essere un virus aviario (H5N1) modificato che era
trasmissibile da uomo a uomo; se il virus ritrovato nelle galline del
sud est asiatico dovesse modificarsi potrebbe assumere
le caratteristiche del virus della spagnola diventando pericoloso per
l’uomo.
- Come difendersi:
una volta che il virus si fosse modificato e fosse stato
isolato sarebbe possibile produrre un vaccino specifico, unica
vera arma contro il virus.
- Gli antivirali sono utili?: il
Center of Disease Control degli USA (C.D.C.) ha evidenziato che
l’uso della amantadina provoca una mutazione delle
caratteristiche genetiche del virus influenzale per cui attualmente i
Virologi ne sconsigliano l’uso; lo zanamivir è in grado
di controllare la carica virale, ma non è in grado di distruggere il
virus.
- Come comportarsi attualmente:
al momento attuale non vi è nessun pericolo per le Persone
in Italia, né è possibile effettuare terapia preventiva con
antivirali o vaccini; è molto utile sottoporsi a
vaccinazione antinfluenzale ed assumere gli immunostimolanti orali per
potenziare le difese immunitarie dell’organismo; acquistare pollame
di origine certificata e consumarlo cotto.
Dr
Giovanni Peliti Roma 12/10/2005
( Fonti: Ministero della Salute IT, Organizzazione Mondiale
Sanità, Center Disease Control U.S.A.)
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