Dopo le nostre proteste, e le
proteste di tutti coloro che hanno seguito la nostra impostazione,
la Regione Lazio ha capitolato: ha dovuto riconoscere che i
tabulati attuali contengono errori assai gravi, e che e’
necessario procedere ad una rielaborazione degli elenchi. Pero’…
non tutto, in questa storia, va ancora per il verso giusto.
La Regione ha infatti riconosciuto la presenza di gravi errori, e
ha disposto, per la loro correzione, il controllo mediante
confronto con i tabulati “storici”. Ma se quelli erano
addirittura piu’ sbagliati di quest’ ultimo, come possono
servire per un controllo serio???
Si puo’ correggere un tabulato sbagliato mediante uno ancora
peggiore? Non si rischia di ritirare fuori vecchi errori ormai
corretti, anziche’ annullare quelli nuovi?
I tabulati “definitivi” poi (il termine comincia a suonare
comico) verranno distribuiti al medico nel mese di gennaio 2007;
le trattenute inizieranno (grazie, Regione!) solo ad aprile!
Ci chiediamo: ma come e’ possibile per il medico ricontrollare
tutto in un cosi’ breve lasso di tempo?
Insomma la confusione non sembra affatto risolta.
E’ ovvio e normale che si debbano restituire quote riscosse
indebitamente, anche se cio’ e’ avvenuto incolpevolmente, per
errori e ritardi certamente non imputabili al medico. E’
necessario pero’ che tali restituzioni vengano effettuate in
base a criteri di trasparenza e di inequivocabilita’, mediante
riscontri positivi effettuati a priori, e non mediante calcoli
presuntivi con correzioni effettuate a posteriori.
(14/12/06)
Particolari e dettagli degli errori piu' clamorosi, all' interno
Articoli precedenti:
La
storia infinita dei conguagli nel Lazio
Restituire il dovuto, ma fare i conti con chiarezza e
correttezza!